Il diritto di famiglia statuale ha recentemente conosciuto una profonda trasformazione: basti aver riguardo alla complessiva degiurisdizionalizzazione ed alle novità introdotte dalla legge istitutiva del c.d. “divorzio breve”. A fronte di ciò il canonista non può limitarsi ad una mera presa d’atto, ma deve seguitare ad offrire, sia sul piano dottrinale che giurisprudenziale, un contributo basilare per la migliore comprensione ed attuazione degli istituti dello jus familiae. In tale ottica il volume, dopo una riflessione previa circa le prospettive dell’“ordine familiare” (D’Agostino) e l’esame comparatistico dell’istituto della trascrizione (Albanese e Sarais), affronta nella duplice prospettiva, canonistica e civilistica, tematiche di fondamentale importanza nell’analisi del matrimonio in facto. Viene anzitutto in considerazione la vita intima coniugale, sia per quel che concerne il momento consumativo (Tinti e Canonico) sia per quanto attiene alla sua complessiva valutazione nelle cause di nullità matrimoniale(Franceschi) nonché nei procedimenti di separazione, divorzio e delibazione (Roma). Sono poi affrontate due aree di grande attualità e peculiare interesse nell’àmbito del matrimonio-rapporto: il diritto alla riservatezza (Salvatori e Farace) ed il “nuovo” diritto penale di famiglia (Bartone e Comi). La definizione legale del fallimento dell’unione occupa la parte conclusiva dell’opera: nell’ordine, la responsabilità del coniuge nel fallimento dell’unione (Bettetini e Fasano), il previo accordo delle parti nei procedimenti di separazione, divorzio e nullità matrimoniale (Nicolussi e Moneta), la delibazione ed il matrimonio in facto (Cavana e Dalla Torre).
Il volume, edito dall’Arcisodalizio della Curia Romana, vuole offrire uno strumento agile, ma scientificamente approfondito, agli studiosi ed agli operatori del foro sia civile che canonico, in vista di un loro dialogo sempre più proficuo, coerente e fecondo.