Questa opera intende approfondire un peculiare ambito psico patologico di interesse canonico matrimoniale, e cioè quello in particolare dello stato di dipendenza da sostanze psicoattive e da alcool. La chiave ermeneutica fondamentale per la comprensione di una tale problematica è stata quella di abbinare, in ogni singolo caso affidandolo a due diversi esperti, il discorso psichiatrico e quello canonistico, quest'ultimo soprattutto improntato alla giurisprudenza rotale romana. La dipendenza costituisce uno stato psichico complesso risultante dall'interazione tra l'uomo e una particolare sostanza, il cui consumo, oltre la soglia dell'abuso, può portare l'individuo ad una dipendenza, capace di provocare uno stato di grave sofferenza fisica e psichica ogniqualvolta ne venga sospesa la somministrazione (crisi di astinenza); in alcuni casi si hanno situazioni critiche particolarmente gravi, con veri e propri accessi di delirio, con stati confusionali e con fenomeni di depersonalizzazione. Queste situazioni, incidendo talora pesantemente sulle funzioni cognitive e volitive, possono avere giuridicamente influenze anche gravi sul matrimonio, determinando condizioni di incapacità o nei riguardi della discrezione di giudizio necessaria alle nozze (can. 1095, 2° cic) e/o nei confronti dell'assunzione degli obblighi matrimonialmente essenziali (can. 1095, 3° cic). La problematica, dopo una presentazione dell'argomento (Bruno Callieri) ed una individuazione tematica generale della dipendenza in chiave psichiatrica (Cristiano Barbieri) e canonistica (Paolo Bianchi), viene affrontata, nei due diversi ambiti, con riferimento all'alcoolismo, agli oppioidi e agli inalanti (Maria G. Gargiolli Testa e Giordano Caberletti), agli psicostimolanti, e cioè alla cocaina, alle anfetamine e agli stimolanti minori (Paolo Cianconi e Giuseppe Sciacca); alla cannabis, agli allucinogeni ed alle nuove droghe (Gianfrancesco Zuanazzi e Grzegorz Erlebach), ai disturbi correlati al comportamento agito, e cioè alla bigoressia ovvero la reverse anorexia ed ai suoi effetti sulla capacità matrimoniale (Sabina La Grutta, Rosa Lo Baido, Mario Ferrante): alle sindromi di dipendenza comportamentale in riferimento alle conseguenze canonistiche sul consenso matrimoniale (Tonino Cantelmi e Piero Amenta) e alle dipendenze relazionali, alle dipendenze affettive e sessuali e alle co-dipendenze (Luigi Janiri).